Costellazioni Famigliari Sistemiche

Le costellazioni Famigliari Sistemiche sono un metodo che si rivela molto utile nel rendere più chiare svariate tematiche e dinamiche disfunzionali o distruttive che in genere vengono tramandate dalla famiglia di origine e che possono influire in modo significativo sulla vita a tutti i livelli: individuale, relazionale, lavorativo, di sviluppo personale.

Attraverso le Costellazioni Familiari vengono a galla una serie di ingiustizie, esclusioni, privazioni, appropriazioni a proprio vantaggio e a svantaggio altrui che sono state vissute dai nostri antenati e, in qualche misura, potrebbero essere state tramandate dal sistema famigliare ai discendenti fino ad arrivare a noi.

Molto spesso quello che emerge nel corso della rappresentazione è ciò che vibra a livello sistemico inconscio e che di conseguenza ci porta, a prescindere dalla nostra volontà, a perpetrare i destini difficili dei nostri avi, precludendoci il cammino verso una vita serena e totalmente nostra.

La profonda e onesta presa di coscienza, il riconoscere ciò che si manifesta nel campo, può aprire il varco alla risoluzione di antichi conflitti e liberare le energie bloccate, riconfigurando l’immagine interiore di tutto il sistema e riappropriandosi della propria energia

"La vita di ognuno è condizionata da destini e sentimenti che non sono veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro, possono essere dovuti a irretimenti del sistema-famiglia e possono essere portati alla luce attraverso il processo delle Costellazioni Familiari."
Bert Hellinger

GLI ORDINI DELL'AMORE

IL PRIMO ORDINE: APPARTENENZA.

“Tutti i membri di una famiglia hanno lo stesso diritto di appartenenza. Ogni membro, indipendentemente da ciò che ha fatto, o non fatto, e indipendentemente dal fatto che viva o non viva, ha diritto di esserne parte”.

Questo ordine viene infranto quando un membro del sistema viene escluso. Quando viene negato il diritto di appartenenza a un membro, la coscienza sistemica cerca di ribilanciare l’esclusione compensando. 

COME AVVIENE LA COMPENSAZIONE?
Un membro che viene dopo, un discendente, raccoglie il destino dell’escluso e se ne fa carico, a prescindere dal suo volere. “Raccogliere il destino” di chi è venuto prima ed è stato escluso, vuol dire che un membro più giovane del sistema, manifesta comportamenti disfunzionali, o manifestazioni simili a quelle del proprio antenato escluso. In questo modo il sistema compensa il vuoto del membro che non è stato incluso.

CHI SONO GLI ESCLUSI?
I dimenticati, i figli avuti fuori dal matrimonio, gli aborti, i malati mentali, i dispersi in guerra, i bimbi dati in adozione, i truffatori, gli indesiderati.

IL SECONDO ORDINE: GERARCHIA.

Ognuno di noi occupa un suo posto all’interno del sistema a cui appartiene, che sia la famiglia d’origine o quella che crea con il proprio partner. 

Il giusto posto è dato dall’ordine diacronico con cui si è entrati a far parte del sistema. Quindi, chi arriva prima ha la precedenza ed è più grande rispetto a chi arriva dopo ed è più piccolo. I figli sono gli ultimi e devono rimanere al loro posto rispettando chi viene prima con tutto ciò che comporta.

“Lo faccio io per te” è la tendenza di ciò che chiamiamo Amore Cieco. Questo meccanismo fa sì che chi viene dopo vuole sollevare chi viene prima (ad esempio un genitore) da un peso e prenderlo in carico lui. L’amore cieco è un sacrificio, che però non è funzionale per nessuno, perché mette a repentaglio l’equilibrio del secondo ordine dell’amore, cioè la gerarchia. 

IL TERZO ORDINE: EQUO SCAMBIO.

Il terzo ordine dell’amore è l’ordine del dare e del ricevere nelle relazioni: nel momento in cui riceviamo qualcosa da qualcuno ci sentiamo in debito e abbiamo il bisogno di restituirgli qualcosa dello stesso valore.

Sentiamo una sorta di “senso di colpa” nei confronti di chi ha donato, finché non gli abbiamo reso qualcosa di adeguato e abbiamo quindi compensato e possiamo sentirci di nuovo liberi. 

Nelle relazioni d’amore ognuno dei due dà e desidera restituire all’altro non una quantità pari, ma qualcosa di più – perché sente amore. Il crescendo si verifica quando entrambi danno e ricevono. 

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